Consumo di suolo ovvero cementificazione. Le riflessioni dei “tre amici al bar”

86

I Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao, evidenziano di seguito alcune riflessioni in ordine al c.d. “consumo di suolo”, facendo seguito al precedente comunicato stampa pubblicato in data 30 Maggio 2025 da un noto Mass Media on-line. il “consumo di suolo”, ovvero la c.d. cementificazione, è un fenomeno che coinvolge la trasformazione di aree naturali in aree urbane o artificiali, come strade, edifici, parcheggi, ecc. Quindi, come in gran parte della Nostra Italia, è il noto problema che riguarda l’impatto ambientale e la perdita di aree verdi e agricole.
Difatti, come risulta da Fonti Aperte – Google – il consumo di suolo a livello nazionale è in crescita, con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto negli ultimi dieci anni, ed una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo, secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Già nel 2021 si sono aggiunte 70 km2 di nuove coperture artificiali, un valore abbastanza significativo. In Italia, sempre da Fonti Aperte, appare la stima, ovvero che siano già stati cementificati 21.500 chilometri quadrati.
A tal proposito si comunica che in molti comuni costieri, questo fenomeno è particolarmente accentuato a causa della pressione turistica e dello sviluppo edilizio. La cementificazione può avere gravi conseguenze, come segue.
1. Riduzione della biodiversita’, ovvero le aree naturali vengono sostituite da infrastrutture artificiali, danneggiando gli ecosistemi e la fauna locale.
2. Aumento del rischio idrogeologico, ovvero
le aree impermeabilizzate riducono la capacità del suolo di assorbire le acque piovane, aumentando il rischio di allagamenti e frane.
3. Degradazione della qualità dell’aria, ovvero
il traffico e le attività industriali nelle aree cementificate peggiorano la qualità dell’aria.
4. Scomparsa di aree verdi e agricole, ovvero
le aree agricole e le zone verdi vengono trasformate in zone urbane, riducendo la possibilità di coltivazione e la bellezza del paesaggio.
I Tre Amici al Bar, comunicano che è, quindi, molto importante promuovere politiche di sviluppo sostenibile che limitino il consumo di suolo e favoriscano la rigenerazione urbana, la riqualificazione di aree degradate e la protezione delle aree naturali. Il Nostro Legislatore, peraltro, ha istituito FONDO PER IL CONTRASTO DEL CONSUMO DI SUOLO
L. 197/2022 – DM Ambiente 2/2025. Difatti, come risulta da Fonti Aperte, è prevista “l’ Istruttoria di ammissibilità regionale”.
Le Regioni avviano la raccolta delle proposte di intervento e completano la fase istruttoria entro 180 giorni
dalla pubblicazione del decreto, avvenuta sul sito internet MASE il 12/02/2025.
Le Regioni raccolgono le richieste di finanziamento avanzate dai rispettivi Enti locali entro 60 giorni dalla
pubblicazione dell’avviso/bando sui siti internet delle Regioni per la successiva valutazione di ammissibilità.
A tal proposito, a titolo di puro esempio, l’attuale PRG presente su Fonti Aperte, evidenzia, altresi testuale:”‘ Art. 77 – Zone G: aree per servizi pubblici (standard)
Sono comprese in tale zona le aree esistenti e di nuovo impianto, di proprietà pubblica o preordinate all’acquisizione, da parte del Comune o degli enti competenti, individuate nelle planimetrie di PRG con apposita simbologia e destinate alle attrezzature di quartiere di cui ai seguenti articoli.
In questa zona e nelle sue sottozone il PRG si attua per intervento diretto con piano di utilizzo.
In tali aree per le edificazioni esistenti, salvo quanto diversamente previsto per ciascuna sottozona, sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Per le aree destinate a servizi pubblici si definisce un valore quantitativo in incremento rispetto a quanto dettato dal D.M. 1444/68 proprio per sottolineare la volontà di perseguire l’obiettivo di riqualificazione di tutto il sistema insediativi e l’innalzamento della qualità di vita nel comune di Ladispoli.
Gli standard sono così articolati:
verde: 12,5 mq/ab. ( di cui 9 mq/ab. per verde pubblico e 3,5 mq/ab per aree verdi integrate, aree per la sosta e parcheggi piantumati)
parcheggi pubblici: almeno 5 mq/ab
istruzione: almeno 4,5 mq/ab
servizi collettivi: almeno 2 mq/ab
Totale: 24 mq/ab.”, mentre nella nostra Regione Lazio, come sempre da Fonti Aperte, risulta la Legge Regionale 11 Agosto 2008, n. 15 che tratta la
“Vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia”.
Quanto sopra, ai sensi dell’articolo 118, quarto comma, della nostra Costituzione della Repubblica Italiana che recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia”.

Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao