Nelle campagne di Ladispoli la prima “compost barn”: primato nazionale per i fratelli Petruzzi

Il territorio di Ladispoli è una continua sorpresa, basta guardarsi attorno e si scoprono realtà che non ti immagini. Incredibilmente è il mondo bucolico a regalarci una eccellenza. O meglio sono i Fratelli Petruzzi, Pietro e Paolo i protagonisti di una incredibile realtà agricola – imprenditoriale, che consegna al nostro territorio un primato nazionale, come ci raccontano loro stessi. “La nostra famiglia da sempre è nel mondo della zootecnia, ha iniziato nostro padre Settimio ed ora siamo noi a portare avanti l’azienda.” Nel corso degli anni, grazie all’avvento di nuove e più specializzate tecnologie anche il mondo agricolo è cambiato e l’azienda “Pizzo del Prete” ne è una testimonianza. Oggi si guarda non solo alla produzione di qualità ma anche e soprattutto al benessere dell’animale, che in questo modo produce di più e decisamente meglio. “La nostra stalla – ci raccontano Pietro e Paolo Petruzzi – è una stalla moderna, è la prima “compost barn” in Italia, ovvero completamente domotica, quindi automatizzata, dove i nostri bovini da latte sono al centro di un progetto innovativo.” Ed effettivamente facendo un giro nell’azienda c’è da rimanere a bocca aperta nel vedere quanta tecnologia sia al servizio dell’azienda zootecnica, che produce in regime biologico. “La stalla è completamente automatizzata – ci dicono ancora i fratelli Petruzzi – grazie ad una progettazione che ha fatto si che realizzassimo una stalla all’avanguardia. La mandria vive in piena libertà all’interno del paddoc, e grazie ad un sistema di automazione il carro alimentare è completamente automatico, preleva dalla cucina tutti i prodotti per la razione giornaliera che vengono così depositati nelle mangiatoie. Ci sono poi tre robot per la mungitura in funzione h24. Anch’essa avviene in piena libertà, gli animali vanno alla mungitura nel momento in cui sono pronti, senza la spinta dell’uomo.” Ma non è ancora tutto. “Siamo autosufficienti per quanto riguarda l’energia elettrica necessaria per il funzionamento delle tecnologie, grazie ai pannelli fotovoltaici siamo ecosostenibili e ad impatto 0, e soprattutto non produciamo gas clima alteranti, o meglio – sottolineano Pietro e Paolo – i reflui prodotti vengono convogliati in una cisterna a tenuta stagna. Gli animali poi sono dotati ognuno di un collare microcippato che ci consente giornalmente di seguire tutte le attività effettuate. Siamo così in grado di sapere ogni bovino quanto ha mangiato, in che orario e quando è andato alla mungitura, controlliamo quotidianamente la salute dell’animale…” Insomma nulla è lasciato al caso, basti pensare che anche le feci delle mucche sono raccolte con un sistema tecnologico che consente alle stalle di essere sempre pulite e soprattutto permette l’immagazzinamento ed il trasferimento sui campi per la lettiera compostata. Tutto questo naturalmente non è sfuggito agli addetti ai lavori. Infatti, l’azienda zootecnica dei fratelli Petruzzi è stata selezionata alla Centrale del Latte di Roma per la realizzazione di video formativi ed informativi, e nei giorni scorsi è stata visitata anche dal direttore della Coldiretti Roma, Giuseppe Casu. L’augurio è presto anche il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida venga a visitare questa eccellenza del nostro territorio.

Camilla Augello