Ladispoli: il Gruppo Volontari, Cittadini e Attivisti per l’Ambiente promuove una petizione l’ambiente è un bene comune. contro i mega eventi e concerti in natura.

La Natura è un bene comune e primario. Da Jovanotti a Bruce Springsteen spiagge, parchi urbani e aree protette sono sempre più sotto il bersaglio di mega eventi, con conseguenze fortemente impattanti per l’ambiente, nonché preoccupanti risvolti sul piano culturale, sociale ed economico. Manifestazioni come il Jova Beach Party sono da delocalizzare in luoghi idonei e non sulle spiagge, nei siti naturali e nelle aree protette. Fermare questa tendenza è un primo passo imprescindibile, affinché venga meno la progressiva privatizzazione di tutti i beni comuni da parte della moderna società della crescita, che rischiano di diventare privati ed esclusivi, fruibili dietro pagamento di un servizio, quando sono un diritto per ciascun cittadino.

Il Jova Beach Party in programma sui lidi italiani ha aperto la strada alla trasformazione di siti naturali, come le spiagge, in veri e propri “stadi” all’aperto dove organizzare concerti in deroga alle basilari norme di convivenza reciproca tra noi e l’ambiente. Sotto l’insegna di un ambientalismo 2.0 si legittima un utilizzo del territorio spregiudicato e predatorio, che riduce le risorse naturali senza portare beneficio alcuno alle comunità, impoverite sul piano culturale, sociale ed economico.
In questi giorni anche Bruce Springsteen ha annunciato il nuovo tour del 2023, con una data al Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara, che ha fatto scattare proteste e richieste di delocalizzare l’evento in altra zona in quanto potrebbe causare danni alla fauna che abita il Parco. Assistiamo ormai di frequente alla consueta predazione di habitat sensibili e protetti, a cittadini costretti a dimostrare il loro diritto di circolare liberamente nel luogo di residenza, con spiagge militarizzate ed occupate da ingombranti mezzi meccanici (ruspe, escavatrici, trattori, etc ), attività commerciali limitate o addirittura sospese. Basti vedere quanto avvenuto, e sta accadendo, a Lignano, Ravenna, Marina di Cerveteri, Barletta, Fermo e Vasto, solo per citare alcuni esempi.
Eventi di questo genere sono all’opposto del concetto di sostenibilità, deleteri per i messaggi che proiettano ai giovani con la sistematica aberrazione che ogni diritto possa commutarsi in merce di scambio, all’interno di un sistema sempre meno inclusivo, di sfruttamento del bene comune a vantaggio del privato.
Fermare questa pericolosa deriva prima che diventi la “normalità” sul territorio nazionale, è un dovere civile e morale, perché la tutela e il rispetto della Natura è un valore fondamentale da trasmettere alle nuove generazioni, e la qualità di vita dei cittadini un diritto inalienabile.
Firma e fai firmare per creare rete e intervenire sullo scempio ambientale in corso. https://chng.it/HNcxnjVb
Gruppo Volontari, Cittadini e Attivisti per l’Ambiente.